La street art a Roma.
Roma non è solo la città delle piazze, delle fontane e dei monumenti. O delle chiese e delle ville nobiliari. Anche la street art a Roma è un aspetto affascinante della città. Negli ultimi dieci anni, infatti, diversi progetti promossi da collettivi di artisti e comitati di quartiere hanno fatto sì che decine di strade romane abbiano assunto un aspetto differente.

350 opere in oltre 7 quartieri.
Oltre 350 opere di street art a Roma sono dislocate tra la periferia e il centro danno modo ai residenti e ai turisti di avere un motivo in più per vivere quartieri meno famosi e più fuori mano.
Dal Pigneto a Garbatella, dal Quadraro a San Basilio, da Ostiense a Tor Pignattara e Tor Marancia, molti angoli poco battuti della Città Eterna hanno trovato una nuova vita.
Lucamaleonte, Omino71, MauPal, Mr Klevra, Alice Pasquini sono solo alcuni dei nomi di famosi protagonisti e promotori della street art a Roma, che con il loro impegno hanno dato vita a veri e propri musei a cielo aperto, fruibili gratuitamente e in ogni momento.
Una passeggiata alla scoperta della street art a Roma è il modo più naturale, piacevole e sorprendente per immergersi nel tessuto urbano popolare della Capitale, uscendo fuori da ciò che è più noto, raccontato e scontato.
“Muri sicuri” in aiuto dei terremotati.
Negli ultimi anni a Roma si è promossa un’iniziativa benefica che ha coinvolto oltre cento guide turistiche della città, che si sono impegnate a far conoscere a romani e turisti le opere di street art dislocate tra i quartieri. Le offerte ricevute per questa attività sono state interamente devolute alla ricostruzione di numerosi borghi e città colpite dal Sisma del Centro Italia nel 2016 e 2017. Norcia, Matelica, Avendita di Cascia e Grisciano sono alcune delle comunità che hanno beneficiato dell’iniziativa. Nel marzo di quest’anno, subito prima del lockdown dovuto all’emergenza Coronavirus, due nuovi murales sono apparsi a Garbatella: uno a firma Diamond e Solo in piazza Sauli, raffigurante l’oste Clementina – alla quale si deve il nome del quartiere – , l’altra a via Fincati, opera di Gomez. L’artista venezuelano ha raffigurato due mani, una con un chiodo al polso e l’altra con i fiori. Dolore e rinascita.
